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autore
brano
 
Cicerone
Brutus, 90
 
originale
 
[90] Tum igitur nihil recusans Galba pro sese et populi Romani fidem implorans cum suos pueros tum C. Gali etiam filium flens commendabat, cuius orbitas et fletus mire miserabilis fuit propter recentem memoriam clarissimi patris; isque se tum eripuit flamma, propter pueros misericordia populi commota, sicut idem scriptum reliquit Cato. atque etiam ipsum Libonem non infantem video fuisse, ut ex orationibus eius intellegi potest.
 
traduzione
 
90 In quell'occasione Galba, senza respingere alcun addebito, implor? la protezione del popolo romano, e gli raccomand? in lacrime i suoi fanciulli e anche il figlio di Gaio Galo. La presenza di quest'orfano e il suo pianto suscitarono una grandissima commozione, per il recente ricordo dei suo illustrissimo padre. E Galba quel giorno scamp? alla catastrofe, poich? gli era riuscito - come sempre Catone lasci? scritto - di smuovere la compassione del popolo per quei ragazzi. E vedo che allo stesso Libone non manc? la favella, come si pu? intendere dai suoi discorsi.
 

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